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VALENCIA PER I CURIOSI

 

Un frutteto nel cuore di un centro storico? A Valencia è possibile!

🍊Poco fa è nato questo orto urbano, nel quartiere di Velluters, dove una volta c’erano i produttori di seta con i suoi telai.

Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di conoscere Mercedes, vicina del quartiere che mi accoglie a braccia aperte e mi racconta con passione sull’orto cittadino, dove tutti siamo benvenuti a collaborare nella cura e i lavori del frutteto.

Un bellissimo progetto gestito da varie associazioni del quartiere la cui idea è stata quella di fare uno spazio comune, abbellendo anche il quartiere, creare comunità e aiuto a persone in rischio di esclusione, giovani e donne che devono ricominciare le sue vite da capo…

La ciliegia sulla torta, sono i fantastici murales dei artisti Barbi Turikills e Sr. Marmota, un’allegoria sulla agricoltura e la fertilità della nostra terra, sul duro lavoro dei nostri contadini, il ruolo dell’agricoltura nella nostra storia e come questa forma parte del nostro DNA.

Con questo fantastico spazio, nel quartiere dei murales e della seta, ne abbiamo un posto in più da visitare e da collaborare.

Noi non vediamo l’ora di tornare! Se sei curios@, ti consiglio di passare a vedere il frutteto e i suoi bellissimi murales!

“Per ogni mal di corpo, la medicina è nell’orto.”

 

Articolo creato con Mucho Amore da:

Paloma

Valencia Amore

casa gatos

 

Sapevi che in città vecchia a Valencia c´è un bel palazzetto per i gattini?🐱

Vuoi conoscere la storia? La Casa dei Gatti è una piccola casa (al numero 9 della Via Museo) che ospita i gatti del quartiere del Carmen.

Creata per l’artigiano Alfonso Yuste al 2003, tuttavia si sa che i gattini, sin dal 1904 occupavano un posto accanto questa casa.

Lo scultore fa un omaggio ai quattro gatti che sono rappresentati nella facciata: possiamo trovare una iscrizione che fa riferimento a una leggenda sui “quattro gatti” che sono rimasti a Valencia nel 1094 (ai tempi del Cid Campeador). I cattolici credevano che i gatti erano dei animali diabolici e che portavano sfortuna. Si racconta che il Cid mandò fare scomparire a tutti i gatti della città e che soltanto rimasero quattro gatti.

La casa conta con una porta e una fontana nella facciata. È fatta due piani: al primo con delle finestre e balconcino e al secondo piano, piccole finestre con disegni di personaggi.

Non perdetevela se visitate Valencia. Piacerà a tutti, grandi e piccoli, promesso!

 

“I gatti non appartengono alle persone. Essi appartengono ai luoghi.” WRIGHT MORRIS

 

Articolo creato con Mucho Amore da:

Paloma

Valencia Amore

 

Sei di quelli che ama scoprire dei luoghi fuori dei percorsi turistici?

Allora, andiamo alla scoperta di questo gioiellino: I bagni del Ammiraglio (Baños del Almirante).

Costruiti nel sec. XIV si ispirano ai bagni arabi. Durante lungo tempo abbandonati, nel sec. XIX si fanno dei lavori di restauro creando in tutto il complesso quest’aria arabesca.

Questo gioiellino possiede vari spazi:

La sala fredda con due aree, una usata come magazzino per il sapone, secchioni…Ed un’altra che si usava come bagno collegato con la canalizzazione. Qui troviamo pavimento originale del edificio.

La sala tiepida, la più bella di tutte, era dove le persone passavano più tempo. Le volte del soffitto, come nella prima sala, ne ha favolose stelle trasparenti che fanno passare la luce creando una atmosfera magica.

Nella sala calda, c’era la temperatura più alta. Il vapore si creava buttando acqua fredda sul pavimento, mentre che sotto di questo, c’era una galleria dove circolava l’aria calda che arrivava della caldaia.

Fra poco, i lavori di restauro del resto del Palazzo saranno finiti, per cui se ti va, possiamo scoprire insieme questo luogo magico e sconosciuto di Valencia.

“L’architettura è il grande libro dell’umanità.” (Victor Hugo)

https://www.valencia.es/ayuntamiento/infociudad_accesible.nsf/vDocumentosWebListado/641E2880A4FFDCB5C1257C67002B13F1

Articolo fatto con mucho Amore per:

Paloma

Valencia Amore

Quando il punto croce diventa arte, un arte molto speciale, unico, Made in Valencia per Raquel Rodrigo.

Raquel era una delle persone a cui ne avevo tanta voglia di conoscere. Una ragazza solare e piena di gioia che mi ha accolto nel suo studio al quartiere del Carmen.
Entriamo subito in confidenza e mi racconta che dopo studiare Belle Arti, si dedica al mondo del design d’interiori e teatro.

Comincia un giorno, per caso, a creare con suo papà (artigiano del legno) il punto croce su questa specie di rete metallica e da li nasce questa storia che diventa una passione, la sua forma d’arte, di esprimersi e trasmettere emozioni.

Raquel è sempre alla ricerca dell’unione tra arte e design, tradizione e contemporaneità, l’artigianato e lo industriale… e per questo il suo lavoro e cosí speciale e genuino.

Attualmente concentra il suo lavoro sulla street art; l’interior design attraverso la progettazione di mobili esclusivi e divisori o decorazioni; la street marketing di negozi e grandi marchi; mostre in spazi culturali e pezzi specifici per eventi.

Se girovagate vicino alla Cattedrale, nella Piazza Lope de Vega, troverete la sua prima opera, lì dove cominciò tutto al 2014.

Adesso, sono tanti, tra enti, aziende e privati che la cercano per avere i suoi unici pezzi. Sulla gallery troverete parte del suo lavoro e alcuni fantastici progetti fatti in Spagna e paesi come Arabia Saudi, Inghilterra, Svizzera, Francia…

Che ne pensi di Raquel e del suo arte? Ti piacerebbe vedere le sue opere e fare un laboratorio artistico con lei? Fammi sapere e ne organizziamo uno molto speciale per te!

“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.”

-Picasso

 

Sicuramente nella tua città ci sono dei gioielli nascosti che ancora non conosci?

Oggi ti scopro uno dei tanti che ci sono a Valencia, un tesoro sconosciuto anche per tanti valenciani.

In centro città, e vicinissimo alle Torri di Serranos si trova la casa museo di un importante pittore valenciano: José Benlliure.


Benlliure fu un pittore del sec. XIX e inizi del XX molto riconosciuto in Italia, Spagna e altri paesi europei, arrivando la sua fama perfino oltre l’oceano: Argentina, Messico…

Contemporaneo e amico di Joaquin Sorolla, il gran maestro della pittura Impressionista, visse tra Roma e Valencia. Sarà alla sua città, dove acquista alla fine del 1800, questo bel palazzo che userà come studio e residenza famigliare.

Ma… visitiamo la sua casa: Attraversando il portone d’ingresso della Casa Museo Benlliure, ti trasporti alla Valencia borghese di fine 1800, con il favoloso mobiliario originale che Benlliure portò dell’ Italia e altri viaggi. Ai piani superiori, bellissime collezioni di dipinti e schizzi del proprio Benlliure, suo figlio Peppino e alcuni elementi di suo fratello Mariano (lo sculture).

Però, è sicuramente, la parte inferiore del palazzo e il suo studio quelli che, ci fanno sognare.

Ci sono poche occasioni, per non dire, nessuna, di potere visitare un giardino privato in centro città e cosi’ ricco in specie mediterranee, come ricco in arte: ci colpiscono le maioliche valenciane che risalgono dai XVI ai XX sec., la cucina tradizionale valenciana esterna e i pezzi archeologici perfino medievali riportati qui, creando il tutto, uno spazio quasi magico.

Mentre siamo in giardino, ascoltiamo musica classica da sottofondo che proviene del piano superiore. La musica ci porta alle scale fino allo studio di Benlliure, direi, quasi quasi, il museo e collezione personale del pittore. Rimaniamo incantati con tutti gli oggetti che qui si trovano: ceramiche, ventagli, dipinti, lampade, stoffe, mobili d’epoca, gioielli…

Dopo questa sorprendente visita, rimaniamo con più voglia di continuare a scoprire i segreti artistici e storici della nostra bellissima Valencia.

 

“Arricchisci il tuo cammino di cultura e arte e diventerai qualcosa di prezioso per te e per gli altri.”


Angela Randisi

Info utili:

http://www.valencia.es/ayuntamiento/cultura.nsf/vdocumentostituloaux/casa-museo%20Benlliure

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